Mascherine e guanti, dopo l’utilizzo, diventano rifiuti che devono essere smaltiti correttamente. Se questo non avverrà ci troveremo nei prossimi mesi ad avere un problema non indifferente. Già oggi è circolata la notizia di un uccellino morto soffocato perché rimasto impigliato nell’elastico di una mascherina. Il Politecnico di Torino prevede che la Fase 2 richiederà un miliardo e mezzo di guanti e un miliardo di mascherine. Grossi, anzi enormi quantitativi che richiedono un’assunzione di responsabilità da parte degli utilizzatori. Ognuno di noi dovrà impegnarsi a smaltirli correttamente per evitare un nuovo disastro ecologico. A lanciare un appello è anche Donatella Bianchi, presidentessa del WWF Italia, che teme che mascherine e guanti se non verranno smaltiti correttamente avranno un impatto devastante sugli ambienti naturali e soprattutto sui nostri corsi d’acqua e sui mari. Se le stime sono corrette il conto è presto fatto: se l’1% delle mascherine utilizzate non venisse smaltito correttamente si parlerebbe di 10 milioni di mascherine disperse nell’ambiente. Una soluzione potrebbe essere quella di adottare raccoglitori dedicati da installare ovunque, particolarmente nei parchi, in prossimità dei negozi e soprattutto dei supermercati.