Banda devasta il distributore di benzina per portare via uno dei due bancomat collegati all’erogatore.
Prima hanno rubato una ruspa di proprietà di una ditta che ha sede a poche centinaia di metri, poi con il pesante escavatore e veicoli di supporto sono giunti al distributore Q8 Easy nel piazzale adiacente al centro commerciale Esselunga dove l’obiettivo erano le casse continue collegate all’erogatore di carburante. Uno dei due bancomat sono riusciti a sventrarlo con la benna, estraendone la cassaforte. L’altro lo hanno danneggiato, lasciandolo con i cavi elettrici ancora collegati ma senza prendere il forziere.
A causa del blitz si è azionata ovviamente la sirena del sistema di allarme e quindi, visto che i tempi si stavano dilatando, i malviventi hanno desistito, accontentandosi di una sola cassa. Tutto ciò devastando le strutture e provocando ingenti danni.
E’ il resoconto di quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato, tra le tre e le quattro, sulla via Romana, nel territorio comunale di Porcari, colpito dal secondo fatto di cronaca nera di una certa gravità in una settimana, dopo la rapina al laboratorio orafo. Ritorna in azione dunque la banda che colpì in maniera analoga a Marlia circa un anno fa. Niente deflagrazione o esplosione, nessun composto di acetilene utilizzato come spesso accaduto per i bancomat delle banche. Solo la ruspa, poi abbandonata.
Da quantificare il bottino, anche perché c’è un dato su cui riflettere. Un colpo sicuramente messo a segno da una gang di professionisti che però forse non conoscevano alcuni particolari.
“Il denaro era stato prelevato la mattina prima, inoltre in questo tipo di impianto la maggior parte degli utenti paga attraverso le carte di credito – spiegano i gestori, marito e moglie di Pescia – quindi non poteva esserci una somma esagerata. Avvisati dai carabinieri ci siamo precipitati ma ormai tutto era compiuto. I danni sono notevoli.
In effetti sembra un’azione da commando. Con un mezzo ad hoc, probabilmente hanno caricato la cassaforte e dopo aver provato con la seconda e poi i soliti ignoti sono spariti. Nei pressi ci sono alcune abitazioni. I residenti hanno sentito il suono dell’allarme ma non ci hanno fatto caso, perché spesso, quando c’è il maltempo, si attiva a prescindere. Sul posto i carabinieri che hanno avviato le indagini. Fondamentali potrebbero rivelarsi le immagini delle telecamere della videosorveglianza, sia quelle private dell’impresa proprietaria delle pompe di benzina, sia quelle sulla Provinciale con cui si dovrebbe capire come sono giunti sul posto i delinquenti autori del blitz.
Fonte La Nazione articolo di Massimo Stefanini