Renato Mora, presidente del Gruppo Benzinai e distributori carburante Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale Figisc: “Il settore è in affanno, urgono sgravi o aiuti”.
I benzinai sono aperti e continuano a garantire con il loro servizio essenziale la mobilità, ma fanno i conti con un crollo del fatturato dal 50 al 70 per cento. Per questo la categoria, attraverso la Federazione nazionale Figisc Confcommercio, confida in sgravi o contributi, o di rientrare nel Decreto Ristori- ter di prossima emanazione.
“Con il primo lockdown abbiamo rifornito mezzi di soccorso, forze di polizia, medici e personale sanitario, dando in qualche modo il nostro contributo con assistenza stradale e rifornimento assistito di gpl e metano – commenta Renato Mora, presidente del Gruppo Benzinai e distributori carburante Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale Figisc- . Le nuove restrizioni nelle aree rosse, stanno producendo effetti simili al primo lockdown, con un crollo di fatturato del 50% sulla viabilità ordinaria e di circa il 70% su quella autostradale”.
La categoria, che lavora su margini estremamente risicati, al netto di imposte, accise e royalties, è in grande difficoltà.
“Ad aprile abbiamo beneficiato di un contributo in base al reale calo di fatturato, ora confidiamo in un aiuto, dai contributi figurativi, già previsti per fare fronte alla prima fase emergenziale, a scostamenti nel pagamento delle tasse o ristori – continua Mora -. Il prossimo mese, in quest’anno terribile, molti di noi faticheranno a pagare tredicesime e tasse. Sta diventando sempre più difficile mantenere i propri impegni e il malcontento è davvero generale”.
Fonte bergamonews.it