Riceviamo e pubblichiamo.
“Accade che a volte le questioni di rispetto siano completamente dimenticate. Su via Flaminia, andando fuori Roma e poco prima della sede Rai di Saxa Rubra, accadono fatti spiacevoli, che di sicuro lasciano il tempo che trovano, ma che rovinano le giornate”.
“Al distributore IP posizionato pochi metri dopo la curva, il cartello indica il prezzo della benzina verde (1.399), ma quando si arriva alla pompa l’addetto alla pompa stessa fa accostare la macchina a un’altra pompa, quella dove la “verde” costa 22 centesimi di più”.
“E al dubbio del cliente risponde “che il prezzo è lo stesso“. Ma basta poco per rendersi conto che le cose non stanno così. Alla rimostranza del cliente, l’inserviente ha già inserito la pistola e cominciato a erogare carburante più costoso rispetto a quello indicato all’ingresso del distributore”.
“Nel mio caso sono dovuto scendere dall’auto per chiedere di smettere con l’erogazione. Nel frattempo sei euro di benzina erano già nel serbatoio della mia vettura. Mi sono spostato con l’auto, a quel punto, alla pompa corrispondente al prezzo ben visibile all’ingresso del distributore stesso e malvolentieri l’inserviente ha erogato il carburante meno costoso”.
“Ai totali la remissione è stata di un euro e quaranta (tanta la differenza fra i prezzi dei due carburanti, quello normale e quello “speciale” imposto dall’inserviente), ma non è tanto il surplus di spesa, quanto la mancanza di rispetto per il cliente. E per fortuna che il cliente ha sempre ragione.”
Fonte vignaclarablog.it