Snam acquista da Blackstone il 33% di De Nora per rafforzarsi nelle tecnologie per l’idrogeno

Un’operazione che accrescerà la posizione competitiva in progetti sull’idrogeno verde è quella avviata dalla società di infrastrutture energetiche Snam con l’acquisizione, per circa 400 milioni dal fondo Blackstone (nell’aprile 2017, Blackstone aveva rilevato il 35% della società tramite il fondo Blackstone Tactical Opportunities), di una quota strategica di circa il 33% di Industrie De Nora, società italiana fondata nel 1923 da Oronzo De Nora, innovatore su scala globale nelle energie sostenibili e nelle tecnologie e processi per la filtrazione e disinfezione delle acque.

A comunicarlo è il gruppo di San Donato Milanese che definisce De Nora un «innovatore su scala globale nelle energie sostenibili e nelle tecnologie per il trattamento delle acque», per ricavare energia dall’idrogeno. Entrambe le società beneficeranno del rispettivo posizionamento sul mercato: Snam potrà fare leva sulla presenza commerciale e sulle competenze di De Nora nella catena del valore e allo stesso tempo, la posizione di Snam lungo la catena del valore dell’idrogeno potrà supportare lo sviluppo commerciale di De Nora. «La partnership con De Nora ci permetterà di essere leader nello sviluppo dell’idrogeno verde, che sta diventando un elemento chiave della decarbonizzazione in Italia, in Europa e in molti paesi del mondo — ha commentato l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà—. Grazie a questa operazione e alla nuova piattaforma di energy innovation, potremo accrescere la nostra esposizione a nuove tecnologie green rimanendo focalizzati sul nostro core business, dando un contributo al raggiungimento degli obiettivi globali di zero emissioni nette».

Per quanto riguarda l’idrogeno, la forza di De Nora deriva dalla leadership nella produzione di elettrodi per applicazioni industriali elettrochimiche. I ricavi della società controllata da Federico De Nora ammontano a oltre 500 milioni l’anno (60% negli elettrodi, 40% nel trattamento acque), con un margine operativo lordo atteso a circa 90 milioni nel 2020 e in crescita media (Cagr) dell’8% negli ultimi tre anni. «Negli ultimi tre anni De Nora si è affermata come leader in mercati nuovi ed esistenti, anche alla luce della crescente domanda a livello globale di soluzioni sostenibili e compatibili con l’ambiente» ha affermato Paolo Dellachà, amministratore delegato di De Nora. Il valore d’impresa è di «circa 1,2 miliardi di euro» e il perfezionamento dell’operazione, che avverrà con fondi propri, è previsto per il primo trimestre del 2021 previa autorizzazione dell’Antitrust.

Fonte corriere.it

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