Auto elettrica, ecco perché la rivoluzione inizia in città

Il passaggio dalle motorizzazioni termiche a benzina o diesel ma anche dagli ecologici metano o Gpl a dei mezzi a batteria è ormai ad un punto di non ritorno
Se le auto a batteria sono ormai una realtà anche in termini di unità vendute le ragioni sono diverse. Innanzitutto la gente ormai le vuole nonostante le perplessità sull’autonomia che ne penalizza l’utilizzo al di fuori dei centri abitati, ma anche perché così hanno deciso le autorità politiche e perché le Case automobilistiche hanno da tempo impegnato ingenti investimenti nel realizzarle. Inoltre perché a volerlo sono naturalmente i produttori di elettricità, ma in definitiva il vero motivo è che il più grande mercato automobilistico al mondo, la Cina, ha puntato con decisione proprio sull’auto elettrica.
Obiettivo sostituire il parco circolate delle auto termiche
Lo sforzo per arrivare alla completa sostituzione dell’attuale parco circolante con dei mezzi elettrici richiede la realizzazione di infrastrutture di ricarica e di prepararsi a smaltire le batterie a fine corsa, inoltre produrre l’energia elettrica necessaria da fonti rinnovabili per non compromettere i benefici ecologici della mobilità elettrica. Si aggiunge poi la considerazione che la produzione e la manutenzione delle elettriche comporteranno un minore uso di manodopera e una riduzione di organico che porterà ad un problema occupazionale sempre più grave con il procedere dell’affermazione delle automobili elettriche.
Nei centri urbani l’elettrico sarà una scelta obbligata
L’inquinamento innanzitutto. Con l’incremento fisiologico del traffico dovuto alla concentrazione nelle aree urbane di un numero sempre maggiore di popolazioni anche non residenti ma di chi si sposta per raggiungere le città, genera maggiore inquinamento che potrebbe essere ridotto col passaggio dalla auto termiche a quelle elettriche, ma anche ibride plug-in, le sole in grado di potersi muovere in città soltanto in modalità elettrica. Nel lungo periodo in soccorso potrebbero arrivare le vetture ad idrogeno che di fatto sono delle auto elettriche che si possono ricaricare in movimento grazie all’idrogeno.
L’individualità dell’uso dell’auto preverrà sullo sharing?
Micromobilità o quant’altro ipotizza la sostituzione delle auto con degli strumenti di mobilità diversi è una delle soluzioni allo studio per le città del futuro. Rinunciare definitivamente all’auto non sembra prevedibile almeno nell’immediato anche perché oltre ai centri urbani ci sono delle aree dove davvero la mobilità è garantita solo dall’auto o quasi. Per ora in ogni caso la scelta più logica sembra proprio essere l’auto elettrica che fra i plus ha il fatto di garantire una guida d’altri tempi perché non più penalizzata dalla necessità di tenere sotto stretto controllo sia i consumi che tanto meno le emissioni.


Fonte ilsole24ore.it

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