Disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, per un totale di 2 milioni e 126 mila euro, nei confronti di 5 imprese operanti sul territorio regionale.
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, per un totale di 2 milioni e 126 mila euro, nei confronti di 5 imprese operanti sul territorio regionale, per responsabilità amministrativa degli Enti ai sensi del decreto legislativo 231/01. Il provvedimento cautelare, emesso dal gip del Tribunale di Taranto Rita Romano, su ordine di esecuzione del sostituto procuratore Marzia Castiglia, costituisce l’atto conclusivo di una operazione diretta al contrasto di illeciti nella commercializzazione di prodotti energetici soggetti ad accise. Nel giugno 2020 furono eseguite misure cautelari nei confronti di 14 indagati, 2 dei quali in carcere, 11 ai domiciliari e uno con obbligo di dimora, nonché il sequestro preventivo delle somme corrispondenti al profitto del reato per 6,7 milioni di euro. Contestata l’associazione per delinquere dedita alla commercializzazione di gasolio agricolo, destinato ad usi diversi da quelli consentiti, per circa 4 milioni di litri, con un’evasione di accise per 1 milione e 869 mila euro, 725 mila euro di Iva, nonché proventi derivanti da attività illecita per oltre 4 milioni di euro. A seguito di ulteriori approfondimenti investigativi, la Procura ha valutato i presupposti per l’applicazione delle sanzioni nei confronti delle persone giuridiche, ottenendo dal gip il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili costituenti l’illecito profitto tratto dal reato a vantaggio delle 5 società coinvolte quantificabili in 2 milioni e 126 mila euro.
Fonte lagazzettadelmezzogiorno.it