Petrolmafie: messi i sigilli a una stazione di servizio nella bassa

Finora l’operazione “Petrolmafie Spa” ha interessato 56 arresti, tra cui alcuni nel bresciano.

Gli uomini della Guardia di finanza hanno posto sotto sequestro la stazione monteclarense della catena Made Petrol, ex Max Petroli.
Nel giro di riciclaggio e frodi che interessa tutto lo Stivale era coinvolta anche la stazione di servizio della  catena Made Petrol di Montichiari.
Nelle scorse ore i Carabinieri e la Guardia di finanza hanno apposto i sigilli all’impianto di carburante che dà sulla Sp 567 poiché ritenuto protagonista dii traffici illeciti che interessano il settore degli oli minerali.

Sequestro conservativo
Si tratta di un sequestro conservativo: l’attività resterà aperta, ma sotto il controllo della Magistratura.
La maxi operazione che si è snodata in tutta Italia ha portato a 56 arresti, 15 fermi e il sequestro di beni per quasi un miliardo di euro.
Nel mirino degli inquirenti la società Max Petroli, ora Made Petrol, di cui era amministratrice Anna Bettozzi, vedova del petroliere Sergio Di Cesare. Stando a quanto emerso sarebbe proprio la donna il capo dell’organizzazione malavitosa.
I loschi traffici sarebbero stati portati avanti grazie ad accordi con la cosca camorrista capeggiata da Antonio Moccia, ma anche con i casalesi.

Riciclaggio
Il denaro illecito era utilizzato nella vita quotidiana di Bettozzi e degli altri personaggi anche per i pagamenti più “banali”, tra cui gli investimenti per le campagne pubblicitarie della Made Petrol.
Il colosso delle stazioni di servizio aveva investito in tutta Italia rilevando punti carburante in ogni regione.
Secondo i militari il giro ha permesso di ampliare ulteriormente la platea di riciclaggio: la stazione di Montichiari era stata proprio uno degli ultimi acquisti della Made Petrol.

Fonte primabrescia.it

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