«Rischio infiltrazioni malavitose fra i distributori di carburante»

L’allarme di Alessandro Vietina, neo presidente dell’associazione di categoria  «Individuare subito i soggetti che evadono Iva e accise rovinando il mercato»

Viareggio. Ha preso in mano le redini dell’associazione in un momento particolarmente difficile per la categoria. Non tanto per il Covid, che comunque ha creato (e crea) non pochi problemi. Quanto perché il futuro degli impianti di carburante sembra segnato dalla crescita della mobilità elettrica. Ma Alessandro Vietina, 53 anni, gestore dell’impianto Q8 all’incrocio fra viale Einaudi e via Buonarroti a Viareggio e da pochi giorni nuovo presidente della Faib Confesercenti della Toscana Nord, non sembra spaventato da questa prospettiva. Anzi, lui che è discendente di una storica famiglia di benzinai (il padre Gualtiero più di cinquant’anni fa ha aperto l’area di servizio di Città Giardino ora passata al figlio), è pronto a difendere la categoria. E tracciare la strada che può far superare questo periodo di crisi. 

«E’ chiaro che come categoria ci troviamo di fronte ad una transizione energetica che disegnerà presto un nuovo futuro. Il passaggio dai carburanti tradizionali all’elettrico comporterà una ristrutturazione della nostra rete di distribuzione. E non sarà certo inserendo una o più colonnine di ricarica elettrica che potremo adeguarci a questa rivoluzione. Come affrontare questa sfida? Credo che potremo salvarci solo se riusciremo a trasformarci da distributori di carburanti in distributori di servizi. Questo vuol dire che la vendita di benzine o gasolio dovrà essere solo una delle attività di una moderna stazione di servizio. Dovremo invece sviluppare sempre più le attività collaterali: dai bar agli shop fino agli autolavaggi. Il vecchio benzinaio di una volta non avrà più spazio. Quindi, se vorremo andare avanti, dovremo sempre più diversificare la nostra attività. E in Versilia sono molti gli impianti piccoli che, purtroppo, non hanno gli spazi sufficienti per ingrandirsi e diversificare».

Ma c’è un altro tema che sta a cuore al neopresidente Vietina e che va affrontato fin da subito: quello della legalità. «All’interno della rete di distribuzione si sono inseriti dei soggetti malavitosi che evadono accise e Iva e che fanno ovviamente concorrenza sleale a chi invece si muove all’interno delle regole. Per fortuna non abbiamo ancora notizie di una infiltrazione della malavita in impianti di Viareggio o della Versilia, ma il fenomeno è già venuto alla luce anche in Toscana. Ecco, uno dei punti sui quali insisterò maggiormente è proprio che vengano attuati da parte delle istituzioni controlli accurati per smantellare questo fenomeno».

E a proposito di concorrenza – questa volta assolutamente legale, però – Vietina è pronto a dare battaglia anche contro ipotesi di aperture di distributori di carburante “bianchi” (o low cost). Di un impianto del genere si parla da anni per l’area della Coop vicino alla Cittadella. «Al momento di questo progetto non sappiamo più niente. Speriamo che questo voglia dire che l’ipotesi è stata rimessa in un cassetto. Una pompa bianca a Viareggio metterebbe in ginocchio tutti gli impianti di carburante. Se qualcuno volesse riproporla, però, troverà la nostra più assoluta opposizione».

Altro argomento caldo che Vietina intende affrontare al più presto riguarda l’emergenza covid. «Purtroppo la maggior parte dei gestori non ha usufruito dei ristori a causa dei criteri con cui sono stati fissati gli aiuti. Ma la pandemia ha avuto ripercussioni pesanti per tutto il settore. E noi, in quanto servizio pubblico, siamo dovuti restare sempre aperti. Di questo bisogna comunque che si tenga conto». 

Fonte iltirreno.gelocal.it

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