Federlavaggi ha risposto alle domande di Virgilio Motori
Virgilio Motori ha contattato l’Ing. Marco Costamagna, presidente di Federlavaggi, che gentilmente ha risposto ad alcune domande e curiosità relative ad un settore nel cuore degli italiani che da sempre hanno grande cura e attenzione per la propria auto.
Quanto il Covid ha danneggiato il settore e come ripartire in sicurezza?
”Il settore dell’autolavaggio, per quanto riguarda il mercato Italiano, lo scorso anno ha perso circa il 20% di nuovi impianti. Questo calo è da ricondursi essenzialmente al lungo lockdown totale che inevitabilmente ha fatto slittare di un trimestre le nuove installazioni e le nuove trattative. Per conto a partire dal secondo semestre 2020 e tutt’ora il settore registra un forte incremento di domanda grazie soprattutto agli incentivi messi in campo dallo Stato italiano per la ripartenza (piano transizione 4.0, investimenti al Sud, ecc..). Discorso diverso vale per le aziende che producono e distribuiscono prodotti chimici dove non c’è stato nessun danneggiamento in quanto i produttori hanno prontamente convertito parte del loro business in prodotti legati ad igienizzazione e sanificazione. Per ciò che concerne la ripartenza in sicurezza, la nostra associazione durante il primo lock-down ha messo a punto linee guida specifiche per i diversi tipi di impianti di lavaggio atte a garantire il contrasto al Covid sia per gli operatori che per gli utilizzatori”.
Quanto costa e quali sono i requisiti per aprire un autolavaggio?
”Il costo è direttamente proporzionale a quanto si vuole dotare e completare l’impianto. Possiamo comunque affermare che, terreno escluso, per un autolavaggio con portale automatico con spazzole, il costo tra opere edili, permessi, impianto è di circa 120.000 €. Chiaramente questo investimento può raddoppiare nel caso in cui vengano installate piste self-service ed i relativi accessori a corredo. Come detto precedentemente gli incentivi disponibili oggi nel nostro paese consentono di abbattere significativamente i costi dell’investimento e quindi consentirne un ritorno in tempi molto brevi”.
Quali voci incidono di più nei costi di gestione di un autolavaggio?
”Energia Elettrica, prodotti chimici e consumo acqua sono le voci di spesa corrente che incidono di più. Occorre però tenere conto che, nel caso di impianti datati la spesa maggiore è relativa alla manutenzione dell’impianto e pertanto è opportuno cambiare l’impianto non appena questo manifesta i classici segnali da “fine ciclo di vita”.
Cosa ne pensa degli autolavaggi a domicilio?
”Guardi a nostro avviso non dovrebbero essere consentiti a prescindere dai risultati che si ottiene affidandosi a questo tipo di servizi. Intanto bisogna dire che gli impianti di lavaggio prodotti dai nostri associati rispettano la normativa di sicurezza UNI specifica del settore. Chiaramente questa non può essere applicata per i servizi a domicilio in quanto non previsti dalla norma. Inoltre ci sono aspetti da approfondire legati al rispetto degli scarichi delle acque o comunque dei residui inquinanti da tensioattivi e altro presenti negli strofinacci se non si usa l’acqua. Ci sono poi molti aspetti ancora da approfondire come per esempio le coperture assicurative, l’inquadramento degli operatori, la gestione dei corrispettivi, ecc…Per concludere, senza offendere nessuno ovviamente, dopo anni investiti a progredire con la tecnologia, l’automazione (vedasi transizione 4.0), la qualità e la sicurezza, ci pare che con tale sistema si voglia ritornare indietro nel tempo ma come sappiamo il mondo va avanti e non possiamo fermarlo con soluzioni da paese sottosviluppato.
Quanto spendono in media gli italiani per lavare l’auto?
”E’ un dato di fatto che gli italiani tengono molto alla propria automobile. Quindi, dai dati in nostro possesso la spesa media mensile si aggira intorno ai 20,00-25,00 € per chi usufruisce di servizi Self ed intorno ai 40,00-50,00 € per chi usufruisce di servizio servito.
In Italia è diffuso e c’è interesse anche per il lavaggio delle moto?
Sì, la richiesta del lavaggio motocicli è diffusa soprattutto nei grandi centri urbani. In genere le motociclette vengono lavate direttamente dagli utilizzatori negli impianti self-service dedicati alle automobili con alcune accortezze quali principalmente la distanza di erogazione di acqua in alta pressione. Negli ultimi anni stiamo però osservando un crescente interesse da parte dei gestori per trovare soluzioni ad hoc, più mirate per soddisfare questo mercato nonchè quello delle biciclette. Pertanto intravvediamo ulteriori sviluppi del settore per soddisfare queste nuove necessità degli utenti.
Autolavaggio e tutela dell’ambiente, quale è la convivenza?
In primis chi ha un autolavaggio deve essere indottrinato a fare impresa…per un’imprenditore è fondamentale il rispetto dell’ambiente che ci circonda. Gli impianti di autolavaggio sono dotati di impianti di depurazione, trattamento e riciclo delle acque che ne garantiscono il rispetto dell’ambiente circostante. Inoltre i moderni impianti sono dotati di tecnologia atta ad ottimizzare i consumi elettrici, di prodotto chimico e dell’acqua necessaria per eseguire il lavaggio.
Fonte motori.virgilio.it