In America si valuta il superbollo sulle auto elettriche.

Il superbollo, ovvero quell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica che colpisce tendenzialmente le auto più potenti in Italia potrebbe venir introdotta anche Oltre Oceano, più precisamente nello Stato principe dell’estrazione del petrolio: il Texas. La proposta giunge direttamente dal Senato che sta esaminando un provvedimento fiscale da imporre agli acquirenti di auto elettriche.

A differenza del superbollo italiano che nasce per tassare ulteriormente i veicoli più prestazionali e inquinanti, quello americano è studiato per risolvere uno dei maggiori problemi causati dalla mobilità alla spina: il minor gettito fiscale proveniente dalle accise sul petrolio. In sostanza, si tratterebbe di un “superbollo al contrario” rispetto a quello del Bel Paese.

Ad esempio un minor gettito fiscale derivato dalle accise sui carburanti potrebbe portare ad una contrazione degli investimenti su quelle tipologie di infrastrutture che sono ugualmente utilizzate dai conducenti di mezzi a batteria. Lo stato del Texas, oltre ad un superbollo del valore compreso tra 190 e 240 dollari, sta pensando di inserire un ulteriore tassa di circa 190 dollari per tutti coloro che percorrono più di 9mila miglia all’anno e un supplemento di 10 dollari per finanziare la costruzione di colonnine di ricarica.

Pertanto, un eventuale automobilista possessore di Tesla Model 3 potrebbe dover rischiare di pagare 400 dollari per poter guidare la sua auto a zero emissioni sulle strade del Texas. Un vero paradosso se si pensa che da mesi il desiderio di tutti i principali Governi sia quello di effettuare, nel più breve tempo possibile, la tanto attesa transizione energetica.

In caso di approvazione, le nuove imposte entreranno in vigore a partire da settembre 2021 e andrebbero a gravare su circa 300mila veicoli, generando entrate fiscali per 38 milioni di dollari. Numeri decisamente importanti che potrebbero salire vertiginosamente nel 2026, quando si attende la circolazione di un numero drasticamente più alto di veicoli elettrici; si stima un gettito di oltre 130 milioni di dollari. In altri Stati sono al vaglio ulteriori soluzioni legate ad un sistema di addebito automatico basato sulle tariffe stradali e sul peso del veicolo.

Fonte tomshw.it – Articolo di Luca Rocchi

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