In seguito all’approvazione del Decreto Infrastrutture, che va a risolvere anche il problema degli incentivi delle elettriche, il Governo ha fatto finalmente chiarezza sulle modalità di utilizzo della targa prova sui veicoli già immatricolati. Un problema che stava penalizzando sia gli operatori del settore, sia la polizia e la magistratura.
Un’interpretazione del tribunale aveva reso impossibile l’utilizzo della targa prova sulle vetture già immatricolate; un problema serio soprattutto per chi opera nel settore delle auto usate. Immaginate di voler provare un’auto usata (in vendita) senza voler sottoscrivere una polizza specifica, senza targa prova non è possibile. Ora il Governo ha deciso di spiegarne meglio l’utilizzo permettendone l’uso anche sui veicoli già immatricolati.
Nel testo di Legge viene anche specificato che in caso di danni, sarà l’assicuratore della targa prova a provvedere al risarcimento. Come anticipato ad inizio news, il Decreto risolve anche l’allarme scattato per l’Ecobonus lo scorso agosto che annunciava l’esaurimento dei fondi a disposizione per gli incentivi dedicati alle auto elettriche e plug-in. In altre parole, non era più possibile beneficiare dei bonus che permettevano di ottenere fino a 6mila euro di sconto con rottamazione e 4mila euro senza rottamazione. Per garantire un maggiore supporto ai cittadini, il Governo ha riallocato sul fondo ordinario dell’incentivo Ecobonus altri 57 milioni di euro.
Fonte tomshw.it – Articolo di Luca Rocchi