Eni corre sulla strada della mobilità elettrica e diventa il secondo operatore per colonnine

Dopo il closing dell’operazione per l’acquisizione del 100% di Be Power, le stazioni di ricarica sono attualmente 6.000 e diventeranno 30.000 entro il 2025.

Prosegue la strategia del colosso energetico Eni sulla transizione ecologica e la mobilità sostenibile.

Il cane a sei zampe, attraverso Eni gas e luce, ha siglato con Zouk Capital e Aretex il closing che ha formalizzato l’acquisizione del 100% di Be Power.

Quest’operazione porta Eni al secondo posto tra gli operatori nel settore delle infrastruttura di ricarica per la mobilità elettrica in Italia.

L’accordo per l’acquisizione – spiega una nota della società- era stato firmato nel mese di agosto, subordinatamente al rilascio dell’autorizzazione da parte delle autorità competenti.

Più colonnine e più servizi

Il piano di infrastrutture dedicate alla mobilità green di Eni è in rapida crescita: dalla scorsa estate ad oggi le colonnine sono passate da 5.000 a 6.000.

L’obiettivo è arrivare entro il 2025 a 30.000 punti di ricarica.

La società punta a raggiungere la totale decarbonizzazione di prodotti e processi entro il 2050. 

Eni gas e luce, attraverso Be Power, potrà installare infrastrutture di ricarica su suolo pubblico e privato ed essere titolare delle relative concessioni.

La società gestisce inoltre le proprie colonnine e quelle di altri operatori tramite una piattaforma tecnologica proprietaria e fornisce servizi ai conducenti di veicoli elettrici su propri punti di ricarica o di terzi tramite un’app dedicata.

Fonte sputniknews.com – Articolo di Rachele Samo

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