L’allarme per i benzinai di confine in Fvg.
“Il rischio è quello che il caro bollette costituisca il colpo di grazia per i gestori delle aree di confine. La stangata dovuta agli aumenti dei costi dell’energia, sommata al calo di vendite di carburanti per la ripresa del pendolarismo del pieno oltre confine, pesa il doppio del doppio per tale categoria di lavoratori”.
Lo afferma il consigliere regionale Fvg Diego Bernardis, annunciando l’intenzione di portare “all’attenzione del governo nazionale, insieme al consigliere comunale di Gorizia, Andrea Tomasella, e al deputato della Repubblica, Massimiliano Panizzut, la difficile situazione dei benzinai che operano sul confine di Stato”.
Anche i distributori inclusi nei ristori.
“I fondi stanziati con il decreto Sostegni sono insufficienti. Mi auguro il Governo lavori presto a uno scostamento di bilancio – continua l’esponente del Carroccio – per interventi piщ ampi. In tal senso, la nostra proposta è quella di inserire nei prossimi ristori anche i benzinai che operano entro i 10 chilometri dai confini di Stato“.
“È fondamentale – prosegue Bernardis – che a Roma si capisca che il nostro territorio transfrontaliero necessita di misure peculiari per armonizzare l’economia di confine. Senza dimenticare le famiglie e le imprese, la categoria dei benzinai di confine, insieme a tante altre realtà come tassisti, veterinari, tabaccai e alimentari, è fra quelle che in questi anni sta pagando un prezzo altissimo“. “Il mio impegno – conclude Bernardis – è quello di rappresentare tale situazione anche al governatore Massimiliano Fedriga e agli assessori regionali Barbara Zilli, Sergio Emidio Bini e Fabio Scoccimarro, affinchè si prenda in considerazione di prevedere un po’ di sollievo per tali lavoratori e le famiglie attraverso le risorse e le strutture a disposizione della Regione”.
La comparazione dei prezzi.
La differenza dei costi per un litro di carburante tra il Fvg e gli Stati vicini c’è, ma viene calmierata dagli sconti previsti dalla legge regionale. Qui, un litro di “verde” si paga, facendo la media dei 10 prezzi piщ bassi, 1,714 euro, con il distributore più economico che si trova a San Quirino. In Slovenia, la benzina costa 1,384 (importo unico sull’intero territorio statale), mentre in Austria, al distributore comunale di Villach, il prezzo è di 1,329 euro. Pur considerando il massimo sconto regionale, quello previsto in fascia 1 e che è di 21 centesimi, la forbice rimane.
Per quanto riguarda il gasolio, le cose vanno meglio. In Friuli Venezia Giulia ha un valore medio di 1,598 euro (il distributore più economico si trova a Pordenone, qui il diesel costa 1,594 euro). In Slovenia l’esborso è di 1,475 euro, a Villach invece l’esborso è di 1,319 euro. Applicando lo sconto regionale, pari a 14 centesimi per la fascia piщ vicina al confine, l’importo con la Slovenia è quasi simile, a differenza di quanto accade con l’Austria.
Fonte friulioggi.it