Azienda e organizzazioni prendono l’impegno di abbassare i prezzi di benzina e diesel nel più breve tempo possibile
Eni e le organizzazioni dei gestori carburanti si impegnano contro il caro benzina e diesel. In particolare, si legge in una nota diffusa dai gestori, i rappresentati della compagnia si sono incontrati con Faib, Fegica e Figisc/Anisa “allo scopo di effettuare una valutazione congiunta sullo stato di estrema criticità che si è venuto a creare sulla rete a causa dell’impennata delle quotazioni internazionali dei prodotti carburanti che, per quanto non immediatamente e nemmeno completamente trasferita sui prezzi al pubblico, hanno spinto questi ultimi oltre ogni massimo storico”.
L’impegno di compagnia e sindacati
“Considerata l’eccezionalità della situazione”, ricostruiscono i gestori, le tre sigle e l’azienda “assumono l’impegno, reciprocamente e verso i loro clienti, di adeguare il più tempestivamente possibile i prezzi consigliati e praticati, secondo le rispettive competenze, per favorire l’auspicato ritorno alla condizione della preesistente dinamica commerciale, non appena ne maturino i presupposti”.
Le parti evidenziano poi che le tensioni sui mercati internazionali, oltre a “scaricarsi sui consumatori”, hanno anche l’effetto di “aggravare la sperequazione che già esiste da tempo tra una rete distributiva sana e rispettosa delle leggi e quella parte che opera ai margini, se non completamente fuori dei limiti fissati dalla legge”, che “seppure contrastato dalle autorità ancora distoglie somme ingenti dal gettito erariale e falsa in modo rilevante concorrenza e mercato”.
Gestori per l’accisa mobile
Faib, Fegica e Figisc/Anisa, dal canto loro, si soffermano infine “sull’opportunità che sia dato adeguato seguito nell’immediato alle previsioni normative già contenute nella legge finanziaria del 2008, che consentono di restituire, attraverso l’abbattimento temporaneo del valore delle accise imposte sui carburanti per autotrazione, il maggiore gettito erariale non previsto a titolo di Iva, per effetto degli aumenti derivanti dalle quotazioni internazionali”. In poche parole, l’accisa mobile, di cui ha parlato il ministro Cingolani.
In merito al verbale diffuso dai sindacati dei gestori, Eni precisa infine che “la proposta di introduzione dell’accisa mobile e i commenti riguardo all’azione del Governo sono attribuibili esclusivamente alle organizzazioni sindacali che rappresentano i gestori a marchio Eni”.
Fonte it.motor1.com – Articolo di Riccardo Ciriaco