La foto condivisa sulla pagina Roma fa schifo testimonia l’escamotage del proprietario di una Tesla: il cavo parte dall’abitazione e arriva all’auto parcheggiata in strada.
Quando si dice “fare di necessità virtù”: in una città come Roma, in cui le colonnine di ricarica per le auto elettriche sono ancora troppo poche – e spesso occupate o usate abusivamente come parcheggi – c’è chi si inventa un metodo casalingo per fare il pieno. È il caso del proprietario della Tesla bianca che nei giorni scorsi nei pressi di piazza Mazzini, zona Vittoria, ha deciso di collegarsi direttamente alla Wallbox di casa e aggirare così il problema.
Lo scatto dell’auto parcheggiata in strada attaccata a un cavo che sparisce dentro la finestra di un’abitazione è stata condivisa sulla pagina Facebook “Roma fa schifo”, e ha inevitabilmente scatenato una pioggia di commenti tra il divertito e l’incredulo. C’è chi ha elogiato l’inventiva del proprietario della macchina, chi lo ha attaccato per la pericolosità rappresentata dal cavo (segnalato solo con alcuni panni bianchi stesi sopra), chi ne ha approfittato per sottolineare come l’assenza di infrastrutture di ricarica sia uno dei principali ostacoli del passaggio all’elettrico promosso ai più alti livelli istituzionali.
A Roma mille colonnine ancora in fase di realizzazione
E dire che il Lazio è la seconda regione per numero di colonnine subito dopo la Lombardia, con il 10% del totale dei punti di ricarica distribuiti sul suo territorio. Secondo i dati del rapporto annuale di Motus-E – la prima associazione in Italia che raggruppa varie realtà legate al mondo della mobilità elettrica – sono 2.667 i punti nella nostra regione, che è anche quella che è cresciuta di più nell’ultimo anno, con un +53% di colonnine rispetto allo scorso anno. La Capitale è la città italiana con più punti di ricarica, 6 per ogni 10.000 abitanti, e a dicembre 2021, sempre secondo il rapporto di Motus-E, erano 1.673 i punti di ricarica cittadini, contando anche le colonnine approvate, ma ancora in fase di realizzazione. L’ufficio per la mobilità elettrica del Comune di Roma, contattato da RomaToday, ad agosto aveva dichiarato che le colonnine attive sul territorio romano erano 554, e che gli stalli approvati e ancora in fase di realizzazione erano circa 1.000.
Uno dei punti cardine del nuovo regolamento approvato a giugno 2021 dall’amministrazione Gualtieri prevede proprio un cambio di passo nell’installazione e nella gestione delle colonnine elettriche. Tra gli obiettivi del nuovo regolamento – come aveva spiegato l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè – c’è estendere il numero di ambiti di piano per diffondere le colonnine in modo capillare su tutto il territorio della città, arrivando entro il Giubileo a 5mila stalli, e disincentivare l’utilizzo abusivo e improprio degli spazi di ricarica, troppo spesso usati come parcheggi.
Il Piano Capitolino della Mobilità Elettrica definisce inoltre un nuovo sistema di regole per agevolare da subito l’installazione di nuovi impianti di ricarica elettrica. Roma Servizi per la Mobilità, a questo proposito, ha predisposto una pagina che permette a tutti di suggerire dove si vorrebbe posizionare un punto di ricarica (oltre che una mappa delle infrastrutture attive, di quelle in fase di costruzione e di quelle costruite ma ancora non attivate), ma fino all’approvazione del piano in giunta su 1.600 richieste pervenute al dipartimento mobilità soltanto 800 erano andate a buon fine.
romatoday.it