Gas, prezzi in picchiata in Europa: sono tornati ai livelli di giugno

Il clima eccezionalmente mite e le nuove misure Ue fanno scendere i prezzi al di sotto dei 120 euro

Prezzi del gas europeo ancora in discesa, ai livelli di giugno. Il clima più caldo del solito e gli alti livelli di stoccaggio allentano i timori sulla scarsità delle forniture invernali.
I futures di riferimento scambiati alla Borsa di Amsterdam sono scesi fino a -9,5% a 115 euro per megawattora, il livello intraday più basso da metà giugno.
Nei prossimi giorni è previsto una forte e insolita ondata di calore nell’Europa sud-occidentale e nella parte centrale del continente. Questa tendenza è destinata a continuare per gran parte della regione nelle prossime due settimane, con la conseguenza di minori consumi di energia.

L’Unione Europea sta inoltre adottando misure per attenuare l’impatto della crisi nel caso in cui i prezzi dovessero aumentare di nuovo durante l’inverno. Oggi la Commissione europea presenta un nuovo pacchetto di emergenza che includerà la cooperazione tra gli Stati sugli acquisti. La Commissione sta inoltre cercando di ottenere dai governi nazionali l’autorizzazione a proporre – solo come ultima risorsa – limiti di prezzo per le transazioni sui prezzi degli hub olandesi. Lunedì il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ordinato un allungamento della vita delle tre centrali nucleari rimanenti del Paese fino a metà aprile 2023 per contribuire ad alleviare la crisi.

Gli impianti di stoccaggio del gas in Europa sono pieni per circa il 92%, al di sopra della media quinquennale per questo periodo dell’anno, grazie al clima più caldo e agli elevati livelli di importazioni di gas naturale liquefatto. Tuttavia, il prossimo anno sarà difficile ricostituire gli stock senza i normali volumi di gas russo.

Fonte ilsole24ore.it

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