Accise, Antitrust apre istruttorie su prezzi carburanti

Ispezioni nei confronti di Eni, Esso, Ip, Q8 e Tamoil per “l’applicazione di un costo diverso da quello pubblicizzato”

L’Antitrust – con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza – ha avviato istruttorie con ispezioni nei confronti di Eni, Esso, Ip, Q8 (Kuwait Petroleum Italia Spa) e Tamoil sui prezzi dei carburanti. Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato “le irregolarità riscontrate riguardano l’applicazione” di “un prezzo diverso da quello pubblicizzato, nonché l’omessa comunicazione dei prezzi dei carburanti“.

I procedimenti sono stati avviati – spiega l’Antitrust – “anche sulla base della documentazione tempestivamente fornita dalla Guardia di Finanza in merito alle infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre mille pompe di benzina (marchio Eni 376, marchio Esso 40, marchio Ip 383, marchio Q8 175, marchio Tamoil 48) distribuite su tutto il territorio nazionale”.

L’Antitrust ha avviato “le istruttorie in quanto la documentazione e i dati trasmessi dalla Guardia di Finanza farebbero emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori, in violazione dell’art. 20 del Codice del Consumo”.

In numerosi casi è “risultata difformità tra il prezzo pubblicizzato e quello più alto in realtà applicato; in altri è stata riscontrata l’omessa esposizione del prezzo praticato, ovvero l’omessa comunicazione al portale ‘Osservaprezzi carburanti’, utile al consumatore per trovare la pompa con il prezzo più basso”.

In particolare, Eni, Esso, Ip, Q8 e Tamoil “non avrebbero adottato misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori”.

Unione consumatori: “Era ora Antitrust si muovesse”

“Era ora. Finalmente l’Antitrust, che non sta indagando per la presunta speculazione rivelatasi poi falsa o per accordi collusivi, ha deciso di ipotizzare che è scorretto comunicare dati errati al ministero o, peggio ancora, mettere prezzi esposti falsi”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. “Siamo lieti che ora l’Antitrust – dicono i consumatori – sia giunta infine alle nostre stesse conclusioni. Meglio tardi che mai”.

“Per legge, infatti, è considerata ingannevole una pratica commerciale che contiene informazioni non rispondenti al vero, come il prezzo praticato – rileva l’Unione nazionale consumatori – ora speriamo si giunga a stabilire questo principio, che comunque venerdì abbiamo chiesto al ministro Urso di stabilire per legge, inserendo la violazione dell’articolo 15 comma 5 del Codice del consumo che prevede per i distributori l’obbligo di esporre in modo visibile dalla carreggiata stradale i prezzi praticati dei carburanti, nell’elenco delle pratiche scorrette”.

Gestori autonomi: “Esporre anche il prezzo di cessione”

Al governo abbiamo chiesto che al prezzo medio di vendita sia affiancato anche il prezzo medio di cessione, cioè il prezzo d’acquisto della merce. Lo afferma Angac (Associazione nazionale gestori autonomi carburanti), riportando dell’ultimo incontro a Palazzo Chigi e facendo presente che questo è “per noi un modo semplice ma molto più incisivo di fare chiarezza sulla formazione dei prezzi dei carburanti”.

“La formula di Angac, basata sulla trasparenza – spiega il presidente Giuseppe Balia – è orientata a ottenere un cambiamento radicale nel settore“.

Prezzi in self, benzina 1,820 euro litro e diesel 1,871

I prezzi medi della benzina e del diesel in modalità self service sono sotto 1,9 euro al litro. Questo quanto emerge dall’analisi messa a punto da ‘Quotidiano energia’. La benzina va a 1,820 euro al litro. Il diesel a 1,871 euro al litro. Se si passa al servito ci si avvicina ai 2 euro al litro per la benzina; mentre la soglia dei 2 euro viene superata dal diesel.

Le medie nazionali dei prezzi mostrano lievi aggiustamenti al ribasso, in particolare sul diesel.

In particolare – in base all’elaborazione di ‘Quotidiano energia’ sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy – il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è fermo a 1,820 euro al litro; il prezzo medio del diesel self è 1,871 euro al litro.

Per quanto riguarda la modalità con il servizio, per la benzina il prezzo medio è 1,961 euro al litro; la media del diesel è 2,011 euro al litro.

I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,795 e 0,805 euro al litro.

Il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,099 e 2,478 euro al kg.

Fonte lapresse.it

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