Il benzinaio fa 70 anni, fu inaugurato da Mattei

Il sindaco Vagnoli ha voluto festeggiare l’importante traguardo di questa attività che ha alle spalle un passato significativo

BIBBIENA — Era il primo maggio del 1953 e Enrico Mattei, l’imprenditore italiano fondatore dell’ENI e tra i manager che cambiò l’Italia del dopoguerra, arrivò a Bibbiena dalla famiglia Zavagli per inaugurare uno tra i primissimi distributori Agip che al tempo si trovavano sul territorio toscano. Oggi quel distributore compie 70 anni e viene festeggiato dal sindaco Filippo Vagnoli e dall’assessore alle attività produttive Daniele Bronchi che, da tempo, hanno deciso di sostenere, con un riconoscimento simbolico, la longevità delle tante attività produttive, commerciali e artigianali del comune.

Ieri, accanto a Gianfranco Zavagli e Anna Pierotti – i capostipiti delle ultime generazioni di Zavagli che hanno preso nelle proprie mani l’attività – si sono raccolti i figli Gianni, Alessandro, Simone e Michele uno dei cinque nipoti, per accogliere la targa di riconoscimento per questo compleanno speciale.

Il primo gestore di questo punto Agip di Eni è stato Giuseppe Zavagli che ha poi passato il testimone a Gianfranco e alla moglie i quali hanno letteralmente cresciuto in questo piazzale i loro tre figli che dal 2011 hanno preso in mano il timone. Michele, uno dei cinque nipoti di Gianfranco e Anna, classe 1994 è colui che rappresenta la quarta generazione di Zavagli che porta avanti questa attività. Una bella famiglia quella degli Zavagli che, con gioia e passione vera, ha visto passare tante stagioni in questa area di Bibbiena Stazione, in una delle strade più frequentate e trafficate del fondovalle.

Il contratto del terreno stipulato con l’Eni di Torino nel 1953 che ammontava a 700mila lire è lì a testimoniare questi stessi valori che il sindaco e l’assessore Bronchi ancora oggi riconoscono dicendo: “ogni volta che portiamo questo riconoscimento alle aziende longeve del territorio l’emozione provata è grande. Oggi ancora di più perché venire qui significa conoscere una grande storia fatta di sacrifici, di onestà, di impegno e di gioia e ringraziamo tutte le quattro generazioni di Zavagli per continuare a darci questo grande esempio di resilienza e di capacità imprenditoriale”. 

Fonte quinewscasentino.it

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