Il passaggio alla mobilità elettrica sta cambiando il volto delle stazioni di rifornimento, che si reinventano come spazi polifunzionali, offrendo servizi sempre più innovativi.
Dal 25 novembre al 1° dicembre, gli spazi di Veronafiere ospitano Oil non Oil, la manifestazione che riunisce tutti gli operatori della filiera dei carburanti. Durante l’evento, una mostra curata dal museo Fisogni racconterà la storia dei rifornimenti di benzina dalle sue origini fino agli anni ’80. Il percorso si concluderà simbolicamente proprio con Oil non Oil 2023, un’occasione per fare il punto sulle ultime novità e sulle prospettive del mondo dei rifornimenti. Le vecchie pompe di benzina sono dunque un reperto storico? Le stazioni di servizio in verità sono tutto’oggi un punto di riferimento per gli automobilisti, ma si trovano di fronte a un bivio. La transizione green nei prossimi anni potrebbe avere un grande impatto sul settore: secondo BCG il passaggio alla mobilità elettrica porterà almeno il 25% delle stazioni tradizionali a rischiare la chiusura entro il 2035.
La conversione degli impianti di rifornimento ha costi importanti ma porta a guadagni minori rispetto alla benzina, perché l’elettricità ha un prezzo più basso dei combustibili fossili, e i lunghi tempi di ricarica rendono possibile servire meno vetture durante la giornata. Molti distributori scelgono così di sperimentare nuove strategie di business. Le ore necessarie alla ricarica elettrica, potrebbero permette infatti al cliente di sperimentare una gamma servizi di molto più ampia del solo rifornimento.
A Milano l’anno scorso Q8 ha aperto la Grande Vela: il primo distributore polifunzionale, curatissimo nel design, sostenibile e con un’area di duemila metri quadri dedicata ai servizi commerciali. La nuova area di servizio è la prima nel suo genere, ma sono già state programmate le aperture di stazioni simili anche Carate Brianza (MB), Erbusco (BS) e Padova, mentre a febbraio a Napoli ha inaugurato il primo distributore convertito totalmente alla ricarica elettrica. A Roma, invece, a settembre una nuova collaborazione tra Eni e lo chef Romito ha portato all’apertura di “Alt, Stazione del Gusto”, il primo vero ristorante ospitato da un’area di servizio. Nei prossimi quattro anni Eni progetta di replicare il modello con cento nuove aperture della catena, segnando una tappa importante nella graduale trasformazione delle aree di rifornimento in poli attrattivi.
Fonte altaviawatch.com – Articolo di Nicola Mamo