Furto di carburante, giro d’affari milionari: 3 arresti e 5 indagati

La Guardia di Finanza di Ravenna ha scoperto una frode nel settore delle accise e della libera concorrenza. Le perquisizioni hanno consentito di reperire oltre 140mila euro in contanti.

Tre persone arrestate e cinque indagate per associazione a delinquere: questo il bilancio di un’operazione di servizio del Gruppo della Guardia di Finanza di Ravenna svolta in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ravenna. Nelle prime ore di mercoledì scorso la Finanza ha identificato un sodalizio criminale dedito al furto di carburante da un noto deposito ravennate e alla successiva commercializzazione dello stesso attraverso canali non ufficiali.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ravenna, ha consentito di rilevare come, attraverso l’elusione dei presidi di controllo interno della società volti ad evitare l’illecita sottrazione di prodotto, gli indagati riuscivano a rifornire le autocisterne di un quantitativo di carburante maggiore di quello dichiarato nei documenti fiscali, alterando anche i sistemi di misurazione del peso del mezzo.

Quest’ultimo, condotto da un trasportatore compiacente, giungeva infatti presso i distributori stradali che avevano quindi la possibilità di vendere il medesimo carburante in completa evasione di imposta, poiché sottratto anche all’accisa, ossia un’imposta che grava specificamente sui prodotti energetici.

Un tipo di frode che, pertanto, presenta molteplici profili di convenienza, soprattutto alla luce del progressivo rincaro che ha interessato il carburante ed è in grado di procurare significative distorsioni della leale concorrenza tra gli operatori del settore. Le successive perquisizioni domiciliari  hanno consentito di reperire oltre 140 mila euro in contanti, stimandosi allo stato un giro d’affari che, se protratto nel tempo, avrebbe fruttato introiti milionari. Alla luce delle evidenze emerse, suffragate anche dai dati ottenuti con la collaborazione della società danneggiata, i soggetti indagati sono stati arrestati e si è proceduto al sequestro non solo dei 4mila litri di carburante trafugati nella mattinata e delle autocisterne utilizzate, ma anche di un distributore stradale, nei cui confronti sono stati svolti ulteriori riscontri tecnici.

Fonte ilrestodelcarlino.it

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