Scambiano benzina con diesel: più di 300 auto con il motore a pezzi. Cosa è successo

Una disattenzione dell’addetto al rifornimento della cisterna ha fatto in modo che la benzina finisse nelle pompe destinate al diesel e viceversa

Anche l’automobilista più sbadato, assalito dal dubbio su quale carburante utilizzare, non corre alcun rischio in quanto le “pistole” delle pompe sono a prova d’errore. Perlomeno, gli ugelli che erogano gasolio sono infatti generalmente più grandi e spessi rispetto ai loro omologhi benzina, proprio per evitare un inserimento accidentale (ma non è vero il contrario). Comunque, già dall’impugnatura è evidente cosa si sta utilizzando, verde per la benzina e nero per il diesel, con varianti di colore (giallo, rosso, blu) per i carburanti speciali ad alti ottani o ecodiesel.

Confusione nelle cisterne

Il problema si pone invece se, malauguratamente, dalla pompa della benzina esce, ad insaputa di chi sta facendo rifornimento, gasolio e viceversa: proprio quanto successo in una stazione di servizio di Longview, in Texas, quando gli addetti alla consegna del carburante hanno fatto confusione, scatenando una catena di guasti che sembra abbia coinvolto quasi 300 vetture. I meccanici della zona hanno infatti registrato un’impennata di casi di automobili con il motore bloccato e che, dopo una rapida diagnosi, hanno rivelato la presenza nel serbatoio del carburante sbagliato.

Cosa succede al motore

Pare che i dipendenti abbiano bloccato le pompe solo dopo aver ricevuto una segnalazione da parte di un cliente che pretendeva spiegazioni, troppo tardi però per scongiurare una vera epidemia di malfunzionamenti che, nei peggiori dei casi, non si possono risolvere con un semplice lavaggio del serbatoio, ma richiedono la sostituzione di parti del motore, dell’iniezione e dei filtri, insomma danni per migliaia di euro. Questo se si mette benzina al posto del gasolio, mentre nel caso opposto si potrebbero verificare danni al catalizzatore e agli iniettori, ma se la percentuale di diesel è alta, il motore potrebbe anche non avviarsi proprio.

Non è il primo caso

Non è chiaro se i titolari della stazione di servizio si siano resi disponibili a farsi carico delle spese di riparazione, l’unica certezza è che hanno fornito un modulo di reclamo dove i clienti devono però allegare una prova di pagamento, scontrino, ricevuta digitale o altro. Non deve essere un periodo particolarmente fortunato per le gas station americane, perché un mese fa anche una stazione di servizio Exxon del Mississippi ha avvertito i propri utenti dell’errore di consegna da parte del camion cisterna. I proprietari di auto elettriche probabilmente stanno ancora sogghignando.

Fonte corriere.it – Articolo di Andrea Paoletti

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