Accise carburanti, come potrebbe funzionare il riallineamento diesel-benzina.

Nel documento del Piano strutturale di bilancio si parla dell’intervento per “avvicinare” le tasse di diesel e benzina. Le due cifre dovrebbero essere molto simili tra loro. Possibile anche che questo avvenga nei prossimi anni e non subito. Intanto il ministro Giorgetti ha spiegato che questa ipotesi non riguarderebbe gli autotrasportatori.

L’annunciato riallineamento delle accise sui carburanti continua ad agitare il dibattito politico. L’intervento è ancora da definire, anche per le tempistiche. Il ministro Giorgetti ha spiegato che questa ipotesi rientra nella riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, come previsto in Europa. E ha assicurato che “probabilmente ci sarà una riduzione della benzina e un innalzamento del gasolio, cercando di evitare contraccolpi per le categorie che utilizzano il gasolio per scopi professionali”. Lo faremo “con gradualità”. Poi ha precisato che l’intervento non riguarderebbe gli autotrasportatori.

Il riallineamento delle accise

Su benzina e diesel ci sono tasse diverse, le accise. Il diesel ha lo sconto deciso tanto tempo fa dallo Stato. Nel documento del Piano strutturale di bilancio c’è la frase “si andrà a un riallineamento di queste due accise”. Quindi le due cifre dovrebbero avvicinarsi tra loro o essere molto simili. Si può fare in diversi modi: abbassando o alzando i due livelli. O si può fare negli anni prossimi, perché nel documento non si fa un riferimento temporale preciso.

Giorgetti: “Intervento accise non riguarda autotrasportatori”

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, interpellato sul riallineamento delle accise del gasolio e della benzina a margine del suo intervento sul Psb alla Camera, ha ieri precisato: che se si farà un intervento non riguarderà gli autotrasportatori: “Hanno una disciplina specifica e non sono interessati dal cosiddetto allineamento”. Questa categoria è una fetta importante, per i quali lo Stato spende 1,4 miliardi all’anno per lo sconto sul diesel. Altri due miliardi di euro all’anno riguardano quei 17 milioni di italiani che hanno l’auto diesel.

Fonte Ansa/SkyTG24

Exit mobile version