Il terreno della bonifica. Un’altra asta accanto alla ex Lombarda Petroli

Dopo l’ultimo flop il Tribunale abbassa di 600mila euro il prezzo di vendita. La curatela fallimentare voleva costruire autolavaggio, chiosco e deposito.

Il Tribunale di Monza riprova a vendere all’asta i terreni dell’Immobiliare Villasanta, abbassando di oltre mezzo milione di euro il prezzo base. Il 4 ottobre scorso è andata deserta la vendita degli ultimi beni in liquidazione della società posta dai giudici in concordato preventivo, fissata a partire da 5 milioni e 600mila euro. Si ritenta il prossimo 22 gennaio, prezzo base sceso a 5 milioni e 40mila euro.

Il lotto di beni da aggiudicare è costituito da “terreni e fabbricati fatiscenti da demolire oltre a 2 cabine Enel, compresi tra la via Raffaello Sanzio (a nord), Viale Monza (ad est) e via Enrico Mattei (a sud e nella parte centrale), con una superficie territoriale di circa 127mila metri quadrati”. Con la precisazione che nell’area “sono presenti 4 lotti già edificati di proprietà di terzi” per circa 20mila metri quadrati, “oltre ad un distributore di carburante funzionante (di proprietà di terzi) in previsione di ristrutturazione con colonnine per il gas ed elettriche, manutenzioni, rifacimenti” con “superficie ancora edificabile ex novo pari a quasi 40mila metri quadrati”. Ulteriore precisazione: sull’area “il Comune di Villasanta ha adottato una Variante Generale del Pgt” e “una porzione di terreno è interessata da opere di bonifica da eseguirsi da parte di Regione Lombardia, che comportano oneri di cui si tiene conto nel prezzo di vendita”. Certo, perché la zona è quella tpassata alla storia perché coinvolta nel 2010 nello sversamento dall’ex raffineria Lombarda Petroli nel Lambro di almeno 2.400 tonnellate di gasolio e oli combustibili. In questi anni anche la curatela della società Immobiliare Villasanta in liquidazione, così come quella dell’attigua Lombarda Petroli, hanno combattuto con il Comune: da un lato l’amministrazione comunale da anni difende la sua battaglia contro il consumo di suolo, mentre le curatele dei fallimenti delle due società puntano a ‘piazzare’ al miglior acquirente i lotti per soddisfare i creditori, con una proposta che deve però risultare appetibile perché la vendita giudiziaria comporta appunto anche l’onere delle bonifiche. La curatela di Immobiliare Villasanta, ancora in guerra col Comune, aveva chiesto che, attorno al distributore, potessero sorgere un autolavaggio, un chiosco per bar-tavola calda, un deposito di autotreni con officina e gommista e persino un motel. Ma solo l’opzione motel è stata accolta.

Fonte il giorno.it

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