E’ successo negli scorsi giorni lungo la Ss47 della Valsugana, all’altezza di Roncegno: il ‘trucco’, dicono i carabinieri, oltre che illegale per ragioni fiscali, può risultare molto pericoloso per il rischio concreto che la bombola ad uso domestico esploda per l’eccessiva pressione
TRENTO. Aveva ‘nascosto‘ la bombola di Gpl domestico nella sua auto per riempirla ad una stazione di servizio lungo la Ss47 della Valsugana, all’altezza di Roncegno: sanzionato un uomo di 60 anni. Si tratta, dicono i carabinieri intervenuti negli scorsi giorni, di una pratica illegale e molto pericolosa, visto il concreto rischio che la bombola ad uso domestico esploda per l’eccessiva pressione.
I militari dell’arma sono entrati in azione nel primo pomeriggio del 2 gennaio durante un pattugliamento del tratto interessato della Valsugana. Lì hanno notato una persona che stava effettuando rifornimento in un distributore di carburante con atteggiamento incerto e titubante. Insospettiti dal suo comportamento, i militari hanno deciso di avvicinarsi al veicolo ed hanno notato un’anomalia nell’innesto del Gpl sulla carrozzeria, approfondendo così il controllo e trovando nel bagagliaio della vettura una bombola per Gpl ad uso domestico, priva di sigilli e collegata con un tubo ad un innesto artigianale fissato al paraurti posteriore.
Il trucco, dicono i carabinieri, era riuscito a trarre in inganno anche l’ignaro esercente, convinto di eseguire un regolare rifornimento ad un veicolo alimentato a Gpl. Di conseguenza per il responsabile, un 60enne residente in alta Valsugana, è scattata un sanzione amministrativa pecuniaria, il cui importo può oscillare da duemila a quattromila euro.
“La prassi di riempire bombole di Gpl ad uso domestico presso i distributori stradali destinato ad autotrazione – spiegano i carabinieri – è illegale, oltre che per ragioni fiscali, anche perché fonte di potenziale pericolo. Il motivo che spinge a tale comportamento è il risparmio derivante dal minor costo del Gpl per autotrazione rispetto a quello per uso domestico. Tuttavia, tale pratica artigianale comporta il rischio concreto di esplosione della bombola, dovuto ad un’eccessiva pressione all’interno della stessa, vista l’assenza della valvola di sicurezza che caratterizza le bombole ad uso domestico, che pertanto devono essere riempite solo presso gli operatori autorizzati”.
Fonte ildolomiti.it