Tra le tante proposte di modifica del disegno di legge bilancio per il 2021, spunta la detrazione in cinque anni delle spese sostenute nel triennio 2021-2023 per l’acquisto, anche in leasing, di auto elettriche di potenza non superiore a 150 kW con contestuale rottamazione di una vettura Euro 0, 1, 2, 3, o 4. La detrazione, nella formulazione di un emendamento approvato in commissione Finanze alla Camera che però dev’essere ancora esaminato dalla competente commissione Bilancio, sarebbe a geometria variabile: detrazione del 50% fino al 31 dicembre 2023, del 36% fino al 31 dicembre 2026.
Questione di reddito e di prezzo. Tuttavia, l’opportunità, ammesso che venga definitivamente approvata, non sarà per tutti. Infatti potranno accedere all’agevolazione solo i contribuenti con Isee inferiore a 45 mila euro, il veicolo nuovo dovrà avere un prezzo di listino inferiore a 40 mila euro Iva esclusa e quello da rottamare dovrà essere intestato da almeno dodici mesi al proprietario della nuova auto o a un suo familiare convivente. Non solo. La detrazione non sarà cumulabile con altri benefici, per esempio il cosiddetto Ecobonus previsto ancora per tutto il 2021. Inoltre, per tutta la durata della detrazione d’imposta, cioè per i cinque anni successivi, non sarà possibile vendere la macchina (o meglio, chi lo farà perderà le detrazioni successive) e l’eventuale ulteriore pieno accesso al beneficio durante il quinquennio potrà avvenire solo in caso di un nuovo acquisto successivo a “furto o rottamazione in seguito a distruzione del bene”.
Nel 2024 maglie più strette. A partire dall’1 gennaio 2024 e per il triennio 2024-2026, sempre secondo questa proposta, le maglie si stringeranno: si abbasserà a 35 mila euro la soglia Isee per accedere alla detrazione, che in quel caso sarà del 36%, e si abbasserà il prezzo massimo dell’auto, 30 mila euro Iva esclusa.
In attesa di conferma. Come detto, si tratta solo di una delle tante proposte di modifica giunte nelle ultime ore dalle varie commissioni di Palazzo Montecitorio. Si vedrà nei prossimi giorni in commissione Bilancio, dove si giocherà la vera partita su quella che una volta era definita “manovra” di fine anno, se questo emendamento, che potrà comunque essere modificato, sarà approvato.
La partita sugli incentivi. Per il momento, invece, non v’è traccia di un ulteriore rifinanziamento degli incentivi introdotti lo scorso agosto, che, lo ricordiamo, scadranno proprio il 31 dicembre e che, comunque, sono esauriti nelle fasce di emissioni di CO2 61-90e 91-100 g/km. Ma, in questo caso, i legittimi portatori d’interessi scenderanno in campo solo la prossima settimana, direttamente sul terreno principale, quello della commissione Bilancio. I soliti bene informati parlano di un pacchetto di misure, per sostenere il mercato dell’auto, da 400 milioni di euro.
Fonte Quattroruote – Articolo di Mario Rossi