Ho un distributore di benzina, scrive Marco, ammettendo che le auto a combustione inquinano, ma avanzando dubbi anche sulle elettriche. Vaielettrico risponde.
“Sono il gestore di un distributore di carburante. Dopo diversi anni nel settore, posso dire che le auto a combustione inquinano e inquinano molto. Basti pensare che, ogni 3 litri di petrolio estratto, uno viene consumato durante estrazione, trasporto e raffinazione. A questo spreco ( e inquinamento ) va aggiunto il fatto che in Italia abbiamo la più vasta rete di distributori e questi impianti sono spesso vecchi e privi di manutenzione. Con la conseguenza che alcuni hanno le cisterne interrate bucate dalla ruggine ( con conseguente sversamento di carburante nel suolo ). O hanno le tubature degli erogatori che perdono. Inoltre le auto hanno il problema dello smaltimento degli olii motore, cambio e differenziale. So, in linea di massima, quanto inquina un’ auto termica. Ma non so quanto possa inquinare un’ auto elettrica ( dall’estrazione della materia prima, alla ricarica, allo smaltimento delle batterie )“.
“Sarebbe stato più sensato imporre dal 2035 la vendita non solo di elettriche, ma anche di auto a combustione alimentate da carburanti non derivati dal petrolio. In questo modo le auto termiche in circolazione potrebbero essere riconvertite al carburante bio, senza che molte auto siano rottamate prima del loro ciclo di vita. E il cliente potrebbe scegliere la motorizzazione più adatta. Poi vorrei controbattere su 2 punti che sostenete sempre. Il primo, il piacere di guidare un’elettrica. Si è vero, sono silenziose, prive di vibrazioni e dalle accelerazioni brucianti. Ma non hanno la velocità delle auto termiche o meglio la possibilità di mantenere una velocità elevata per diverse ore. So che è una affermazione politicamente scorretta. Ma guidare in sicurezza, magari in Germania, per alcune ore a velocità intorno ai 160 km/h in sicurezza consumando 15/16 km/lt è pur sempre un piacere. Specialmente quando stacchi assegni dell’ ordine dei 40.000 euro“.
E se fai un viaggio lungo e ti trovi in emergenza?
“Secondo punto: voi affermante che quando si viaggia per vacanza qualche sosta in più per ricaricare non dovrebbe pesare … Allora prendiamo il caso di una famiglia con bambini che da Milano voglia scendere in Puglia per le vacanze. Partono con la loro auto elettrica piena di bagagli e magari con il portapacchi sul tetto. Quanti km di autonomia avrà quella macchina?!? Penso che quella famiglia non vorrebbe passare 2 giorni sull’ autostrada !! E se durante il viaggio trovasse un incidente li costringesse a stare ore fermi sotto il sole cocente…? Pensiamo invece ad una famiglia che d’inverno dalla Puglia volesse andare in Trentino per la settimana bianca. Ed anche loro durante il viaggio sono costretti a rimanere fermi per ore in autostrada al freddo… Ebbene sono rischi a cui io non sottoporrei mai la mia famiglia. Grazie“. Marco Zami
Risposta. Grazie per il tono civile della mail, senza l’aggressività che accompagna spesso il confronto tra auto elettriche e termiche. Sul primo punto: ci sono decine di studi indipendenti a dimostrare che le auto elettriche inquinano comunque meno delle auto a benzina o gasolio, oltre ad emettere meno Co2. Lo dicono l’Agenzia europea per l’Ambiente e la sua omologa americana. Quanto al tema dei bio-carburanti, abbiamo seri dubbi sul loro reale bilancio di sostenibilità (e sul fatto che il prezzo finale sia competitivo). Ma non abbiamo nulla in contrario a esplorare anche questa strada. Quanto al poter viaggiare ai 160 in autostrada, con quel che capita nel mondo non ci sembra una priorità, tanto che molti Paesi pensano di abbassare il limite dei 130. Infine, i viaggi per le vacanze: oggi richiedono di programmare le ricariche in modo da avere sempre una riserva nella batteria. Ma l’autonomia migliora di anno in anno e ancor più aumenterà con le batterie allo stato solido. E tutte queste fermate non saranno più necessarie.
Fonte vaielettrico.it