Giorgio Russo, gestore della stazione di servizio Esso al bivio tra le vie Garibaldi e Milano cesserà l’attività il 31 maggio. L’impianto si trova sul tracciato della nuova metrotranvia e sarebbe troppo costoso spostarlo. “Vado in pensione, ringrazio tutti” spiega.
Si è arreso Giorgio Russo, gestore della stazione di servizio Esso a Desio, tra le vie Garibaldi e Milano. Il 31 maggio cesserà l’attività, “per dare spazio alla nuova metrotranvia” come spiega lui stesso, sul cartello che ha affisso alla pompa di benzina per avvisare i clienti.
Un messaggio che lascia trasparire amarezza e rassegnazione, più che rabbia. Dopo ben 40 anni di attività, il benzinaio desiano chiude e ringrazia tutti i suoi clienti. “Questo impianto cesserà l’attività il 31 maggio 2023 per dare spazio alla nuova sede tranviaria. Vogliamo ringraziare la clientela per l’affetto dimostratoci in questi 40 anni – si legge sul cartello – A qualcuno dispiacerà, ad altri magari no, ma volevamo comunque ringraziarvi perchè ognuno di voi ha saputo darci benevolenza, amicizia, allegria, cultura, sorrisi e soprattutto tanta umanità che ci ha accompagnato fino ad oggi. Grazie di cuore a tutti”.
“Lo spostamento della pompa sarebbe troppo costoso, vado in pensione”
La stazione di servizio si trova all’ingresso di Desio, al confine con Nova Milanese, al bivio tra via Milano-Garibaldi, sul tracciato della futura metrotranvia. I lavori per la nuova linea Milano-Desio-Seregno non sono ancora iniziati, anche se l’avvio era stato annunciato per metà aprile. I cantieri dovrebbero comunque aprire a breve. E il benzinaio a questo punto, dopo anni di battaglia per difendere la sua attività, ha deciso di rassegnarsi. “Sono ormai prossimo alla pensione, mi ritiro” dice con amarezza. Via Milano si allargherà per fare spazio alla sede tranviaria e occuperà parte della stazione di servizio: la pompa di benzina, spiega il gestore, dovrebbe spostarsi di qualche decina di metri e l’ingresso per le auto diventerebbe uno solo, da via Garibaldi e non più da via Milano, come accade ora. “I costi per lo spostamento sarebbero troppo elevati. La società Esso non intende fare questa spesa” spiega Russo. “A questo punto, non ho altra scelta che chiudere”.
“Le nostre osservazioni sono cadute nel vuoto”
Il progetto della metrotranvia è nato più di 20 anni fa e il benzinaio, fin da subito, si è dato da fare per informarsi, attivarsi, evitare il peggio. “Negli anni abbiamo presentato diverse osservazioni fatte da professionisti. Si poteva, per esempio, allargare la strada dall’altro lato e non da quello della stazione di servizio. Ma le nostre osservazioni sono cadute nel vuoto”. Nelle sue parole non c’è rabbia. Ma tanta tristezza. “L’unica consolazione è il fatto di sapere che non vedrò altri proseguire un’attività che ho portato avanti per 40 anni. Mi mancherà molto il rapporto con la gente. In questi giorni, ho visto persone piangere davanti al cartello che avvisa i clienti dell’imminente chiusura. Sono grato per le dimostrazioni di affetto delle persone”.
Fonte mbnews.it