No anche agli spot di auto a benzina e gasolio. Intanto il Parlamento Ue in plenaria ha approvato la proposta di direttiva contro il greenwashing delle aziende.
Sono sempre di più le agenzie pubblicitarie e di comunicazione che vogliono smettere di lavorare per prodotti e servizi legati ai combustibili fossili.
Una nuova iniziativa arriva dall’Olanda: 21 agenzie di vari settori – pubblicità, marketing, design, relazioni pubbliche – hanno siglato un patto con l’impegno a non promuovere industrie fossili. Il patto “Fossil? No Deal!”, evidenzia una nota, è aperto a tutte le agenzie che vorranno aggiungersi.
Obiettivo della campagna è usare il talento creativo per promuovere beni e servizi che hanno impatti positivi sull’ambiente e sulla società, evitando quelli che sono evidentemente dannosi oppure fuorvianti, ad esempio perché contengono messaggi vaghi e non dimostrabili su presunti vantaggi ambientali.
Intanto, proprio su questi temi, giovedì scorso, 11 maggio, il Parlamento Ue in plenaria ha votato con ampia maggioranza la proposta della nuova direttiva “Greenwashing” che ora sarà discussa con i rappresentanti degli Stati membri al Consiglio.
Il provvedimento intende aiutare i consumatori a scegliere i prodotti in modo più consapevole, vietando l’uso di termini ambientali generici e quindi potenzialmente ingannevoli, come “naturale”, “eco”, biodegradabile”, se non sono supportati da evidenze scientifiche.
Inoltre, le imprese non potranno affermare che un determinato prodotto è “verde” se lo è solamente una sua parte. Quindi si potranno usare solo etichette ambientali basate su schemi ufficiali di certificazione, riconosciuti dalle autorità pubbliche.
Tornando all’iniziativa olandese, i firmatari intendono escludere dalle loro attività comunicative i trasporti passeggeri alimentati con carburanti fossili, tra cui automobili (con l’eccezione dei veicoli condivisi), aerei, autobus, navi da crociera. Sì invece ai trasporti ferroviari e alla mobilità elettrica.
Più in generale, per industrie fossili, si intendono le aziende la cui attività principale è estrarre, trasportare, vendere, fornire o promuovere petrolio, gas, lignite e carbone.
Tra le altre iniziative di questo tipo, ricordiamo anche la Clean Creatives, lanciata negli Stati Uniti, che ha già coinvolto più di 450 agenzie globali per impegnarsi a non lavorare più con società dei combustibili fossili.
Fonte qualenergia.it